Dedalus
- 29/12/2020 23:00:00
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Stupenda questa lirica in cui vediamo lintervento di un personaggio: Tito , un personaggio strano, immaginario senzaltro, ma ci viene comunque spontaneo chiederci – chi è Tito? - Per la poetessa "Sei distrazione inganno". A mio avviso la poetessa non sinventa nulla ma ricorre ad un ipotetico essere, Tito, con il quale dialogare in un momento in cui le sue riflessioni si fanno mano mano più frequenti e profonde. E lei interroga "Tito perché sei qui?" e Tito risponde, o forse no, e lei pensa che lui abbia risposto ma è lei che risponde a se stessa. Interrogativi...interrogativi che stimolano la nostra fantasia, che ci spingono su un campo appena arato a seminare, a far congetture cercando un raccolto o una risposta che poi nella chiusa quasi per sminuire il suo argomentare la poetessa torna a parlare di poesia dicendo "Tu volevi scrivessi/questa pagina di diario". Si può far poesia anche solo riflettendo a voce alta.
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